lunedì 3 marzo 2008

Terza età e oltre:20) Festa di compleanno


Quello che accade, passa nella nostra memoria e sparisce, se non lo troviamo degno di attenzione.

La memoria a breve termine vede, ma registra solo per qualche minuto, poi i fatti, i visi, i momenti, le emozioni, selezionate come "importanti" passano nella memoria a lungo termine, dove resteranno qualche giorno o per tutta la vita, mentre tutto il resto scompare.

A volte la memoria a breve termine non funziona più, non riesce a immagazzinare fatti nuovi, ad esempio.

A mio padre è successo.
Ha cominciato col ricordare a fatica avvenimenti accaduti il giorno prima, poi tendeva a dimenticare quanto successo da una manciata di ore e adesso... adesso quello che succede si dissolve subito velocemente e non lascia alcuna traccia.
C'è stata una festa per il suo compleanno. Palloncini, la torta, giochi di prestigio, canzoni e risate. Dopo, ho spostato la sua carrozzella di un paio di metri, per raggiungere l'ascensore.
"E'stato bello, vero, papà?" "Bello ... cosa?" "La festa, la torta, i canti..." "Io non mi ricordo nessuna festa. Nessuna torta...", e mi ha fissato perplesso, coi suoi grandi occhi azzurri.
Ho temuto di intravedere un velo di preoccupazione in quello sguardo e così gli ho sorriso: "Ah, ma allora mi consolo... sei peggio di me, che sono distratta e mi dimentico tutto!" ho osservato scherzosa. Lui c'è cascato. Ha risposto al mio sorriso e così si è lasciato per sempre alle spalle anche quella breve conversazione.

Ho appena finito di leggere "Il Tao della fisica", un libro interessante di Friftjof Capra. Parla della necessità di guardare al nostro mondo come a un tutto, come a un sistema in cui ogni cosa interagisce con le altre, invece di soffermarsi sulle singole unità che costituiscono l'universo.
Pone l'accento sull'importanza dell'energia (parla delle particelle atomiche come concentrazioni di energia in vibrazione, spiega che percepiamo la materia, fatta più di vuoto che non di pieno, come "solida" così come percepiamo le pale rotanti di un elicottero come fossero un cerchio piatto).
Si collega all'Oriente e al Tao e offre spunti per riflettere.

Pensavo, col libro fra le mani, la sera, dopo l'ultima visita a papà e quel nostro ultimo colloquio quasi surreale, a quanto sia relativa la "realtà del reale" a cui ci riferiamo.
Ci diamo, giustamente, delle coordinate per muoverci ed agire.
Ma spesso dimentichiamo che giudichiamo tutto a partire dalle nostre possibilità percettive e non da possibili altri modi di sentire e di essere.

Mio padre è sempre stato un sognatore, un poeta.


Ora, astronauta del tempo, viaggia in altre dimensioni, in un eterno, velocissimo presente, che non cancella gli accadimenti più remoti.

Tra quelli, per fortuna, ci sono anch'io.

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