lunedì 3 marzo 2008

Un sito da visitare


www.prigionieri del silenzio.it

Ho scoperto casualmente quanto accaduto a Simone Righi e a Carlo Parlanti, poi sono venuta a conoscenza dell'esistenza di questo sito.
Vale la pena di visitarlo, penso, proprio per rompere la prigione di silenzio in cui sono costretti, tra gli altri, questi due italiani all'estero.
Non aggiungo di più: non ne ho purtroppo il tempo. Ma mi pareva giusto almeno questo piccolo gesto di solidarietà verso chi rischia di sentirsi dimenticato.

2 commenti:

Susan ha detto...

ed è un gesto apprezzatissimo. A prescindere dalla loro colpevolezza od innocenza, e soprattutto in quest'ultimo caso, la sofferenza dei detenuti italiani all'estero e dei loro familiari è immensa

dibì ha detto...

Credo che il nome dato al sito "prigionieri del silenzio" sia davvero significativo e inquietante. Il dolore e la sofferenza sono difficili da vivere, ma diventano pesi quasi insopportabili, se non possono essere condivisi.Farò quanto posso,al di là del mio piccolo blog.