mercoledì 13 febbraio 2008

Da leggere... lenta mente!


Qualche paragrafo estrapolato dal libro di un autore che amo molto, sperando di fare cosa gradita a chi passa di qui, perché queste righe sono un quadro, una fotografia, una carezza, una poesia, un refolo fresco di vento che risveglia la mente.


"Gli uomini che hanno potere dovrebbero scendere dalle auto blindate e iniziare a passeggiare. Una passeggiata vuol dire essere restituiti alla strada e alla nudità casuale delle persone, guardare gli alberi, i palazzi o il mare, inseguire pensieri spesso splendidamente banali.Passeggiare vuol dire avere un cane per amico, oppure un amico libero come un cane, con cui parlare di tutto, uno che ti ascolta e ha voglia di perdere tempo con te.Passeggiare è interrogare il cielo, chiedersi se quelle nuvole stanno per arrivare o invece se ne stanno andando, assaggiare l'aria con il naso e con la pelle, d'estate cercare l'ombra e d'inverno il sole. Passeggiare è commentare i titoli dei giornali con uno che non conosci, indicare la strada a un passante, ricordarsi di comprare qualcosa prima di tornare. Passeggiare è imbattersi in chi non t'aspetti, oppure in qualcuno che attendi al varco, è fermarsi al bar e guardare la gente che passa, parlare con chiunque dell'ultima partita tanto per scambiarsi calore. Passeggiare è giocare dolcemente con la giornata, decidere che ne puoi perdere un pezzo perché lo vuoi guadagnare. Passeggiare è il piacere dell'anonimato e quello della compagnia, incrociare gente che non conosci e facce note, salutare o non salutare,attraversare la strada per incontrare o per evitare, quando non prevedi duetti e preferisci l'assolo. Passeggiare talvolta è un perdersi breve, in un piccolo spazio, una microfisica dell'avventura, da cui si torna con una storia da raccontare. Passeggiare è ritornare a se stessi e a quella parte di noi che è la premessa di tutto, staccare la spina a chi ogni giorno vende il presente in offerta speciale. Passeggiare è non staccarsi dagli altri, coltivare l'amicizia, sapere che una società che non passeggia più e va solo di corsa, una società che ha abolito le domeniche e le notti, in cui i marciapiedi scompaiono e tutto diventa negozio, è una società senza pori, dove anche il tempo libero è quotato in borsa". *1)

*1)Franco Cassano, Modernizzare stanca: perdere tempo, guadagnare tempo, Il Mulino 2001


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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come non condividere....
Sono al terzo giorno di influenza : tanto dormire, leggere, ascoltare musica, dolce annoiarsi. Purtroppo è l'ultimo....

Anonimo ha detto...

Quello di sopra, l'anonimo, sono io.
Mirco

dibì ha detto...

cosa augurarti, se non di guarire in fretta, ma tenersi stretto il tempo per guardare il cielo e le nuvole, per ascoltare e ascoltarsi...sono contenta d'averti fatto, per un istante, compagnia.