mercoledì 6 febbraio 2008

Terza età e oltre 18): percorsi...


Papà è ancora a letto, sempre sereno, sempre più confuso. due giorni fa mi ha accolto chiedendomi cosa dovesse fare, in quella nuova giornata. "Ho l'impressione di essere inconcludente... non è meglio se mi alzo e faccio qualche cosa?" mi ha detto. Fuori intanto pioveva, pioveva, pioveva.. ma il pomeriggio ci ha regalato un arcobaleno. Ho sentito affrettarsi dei passi nel corridoio, e persone parlottare piano, poi grida soffocate di gioia, espressioni di stupore. Sono uscita a vedere cosa stesse accadendo e, al di là delle vetrate, oltre la piccola folla di carrozzine, di anziani appoggiati a un bastone, di assistenti e infermiere, l'ho visto, l'arcobaleno, pennellata di colori tracciata alta nel cielo, a rompere il grigio in un ponte magico tra noi e le nuvole.
Gli occhi sgranati, sono rimasta in silenzio, ad ammirare quell'incanto. Sono tornata da papà sorridendo, più serena. Ho sentito, dentro di me, una grande pace. Non siamo padroni di tutto. Non siamo padroni del tempo, della vita, della morte. Nessuno di noi è eterno. Ho smesso di sentirmi angosciata, quasi responsabile del fatto che mio padre sia arrivato all'ultima parte del proprio percorso.




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