lunedì 14 gennaio 2008

Barenboim, un pianista per la pace


Questa mattina ho visitato, come faccio spesso, www.gadlerner.it
Un post è dedicato a Barenboim: questo cittadino israeliano, pianista e direttore d'orchestra ebreo di origini russe di cui è nota la bravura, ha ricevuto la cittadinanza onoraria palestinese.

Da tempo questo artista afferma di credere che non esistano soluzioni militari, nella sua terra, e che i destini di palestinesi e israeliani sono uniti inestricabilmente.

E' significativo, tra l'altro, che nel 1999 Barenboim insieme con Edward Said, palestinese, scrittore e professore di letteratura comparata, abbia dato vita al il workshop “West-Eastern Divan”: ogni estate giovani musicisti d’Israele e dei Paesi Arabi vengono invitati a lavorare insieme in orchestra.
Ma non basta: Barenboim ha anche fatto nascere un progetto per l’educazione musicale nei territori palestinesi, che comprende sia l' istituzione di un’orchestra giovanile palestinese, sia la fondazione di un asilo musicale.

"La musica è la cornice comune; è un linguaggio astratto di armonia. In musica nulla è indipendente. Richiede un perfetto equilibrio tra intelletto, emozione e temperamento. Quindi, tramite la musica possiamo immaginare un modello sociale alternativo, dove l'utopia e la praticità uniscono le forze, permettendoci di esprimere noi stessi liberamente e di ascoltare ciascuno le preoccupazioni dell'altro. Questo processo ci offre un importante insight sul modo attraverso il quale il mondo può e deve funzionare, e talvolta in effetti funziona", ha detto questo grande uomo, e ancora: "C'è un'incredibile quantità di cose da apprendere per la vita tramite la musica. L'accettazione della libertà e dell'individualità dell'altro è una delle lezioni più importanti della musica. Accettazione significa riconoscere la differenza e la dignità dell'altro".

E' meraviglioso constatare l'esistenza di persone intelligenti e attive che credono ancora la pace e la convivenza tra popoli di tradizioni diverse siano possibili: siamo sommersi da affermazioni più putride della spazzatura napoletana che ammorbano l'aria con asserzioni stupidamente razziste e con la violenza di chi considera gli uomini strumenti atti a produrre e consumare (tremende le asserzioni dei dirigenti Thyssenkrupp -vedi: www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=77555 cui si accenna nel post di Gad Lerner a cui mi riferisco); ancora più importanti e benefiche sono le notizie come questa riguardante Barenboim, a ricordarci di non farci ammaliare da certi media che cantano i loro modelli proponendoli come miti fasulli e vorrebbero farci dimenticare l'esistenza dei lavoratori e dei cassaintegrati, dei disoccupati e degli emigranti, dei conflitti e di interi popoli bombardati dalla democrazia al fosforo bianco.

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