giovedì 1 novembre 2007

Mi ricordo di te...



Sguardi.
Sguardi che restano per sempre nella memoria, come quello di mia madre, che non c'è più e mi manca, e mi mancano i suoi occhi grandi, i suoi occhi sempre un po'malinconici, i suoi occhi colore delle foglie d'autunno, occhi "da madonna fiorentina" diceva papà, che a me invece facevano pensare a certi cuccioli.
Sguardi.
La prima volta che qualcuno ti vede in modo diverso, e ti accorgi che non sei più bambina.

Gli occhi neri di Mario, l'amico perso all'improvviso, sparita la sua voce, sparito il suo sorriso, spariti i suoi racconti di viaggi in paesi sconosciuti, dove le donne vivevano dietro porte bianche di pietra e solo raramente ne incrociavi una per la strada e ti sfiorava appena il suo sguardo sfuggente, misterioso, profondo.

Si potrebbe raccontare un'esistenza intera, raccontando gli sguardi che l'hanno attraversata.

Questa è una mattina calda di sole e non pare nemmeno ottobre. Ma la malinconia non sempre si accompagna alle nuvole e oggi mi è vicina. Così trascrivo, per chi casualmente, passando di qui, leggerà, una bella poesia di Nazim Hikmet, e la dedico a tutti coloro che, oggi, vorrebbero incontrare uno sguardo già distante, già troppo lontano.



I tuoi occhi


I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all’ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti d’Antalya,
sono cosi, le spighe, di primo mattino;

i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;

i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s’illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.


I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
Così sono d’autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.


I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l’un l’altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.

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