lunedì 31 dicembre 2007

Anche Giuseppe Demasi ci ha lasciato


Ieri ci ha lasciato Giuseppe Demasi, operaio, 26 anni, rimasto gravemente ustionato nell'incendio della ormai tristemente famosa TyssenKrupp. In segno di lutto, a Torino non si festeggerà nelle piazze. Voglio solo aggiungere la mia rabbia e tutta la mia partecipazione al dolore atroce che ha colpito anche questa famiglia. Sul lavoro si muore. Questo non è accettabile, in un Paese civile. Non dobbiamo dimenticare le sette vittime della Tyssenkrupp, né tutti gli altri deceduti di questo ultimo anno e di quelli precedenti.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono convinto sia necessario che il governo duri, vada avanti. I pruriti e i paricolarismi, di alcune parti politiche, non mi piacciono per nulla. Ciò nonostante, ritengo doveroso un "colpo di reni" su alcune tematiche, troppo trascurate. In primis, priorità delle priorità, la questione lavoro nella sua interezza. Diciamolo pure: in questi anni è sottilmente passata la logica che il mercato, in quanto tale, avesse poteri salvifici e di progresso. Inducendo così a porre in secondo piano l'essere umano e l'ambiente. Non solo, alcune conquiste si son date per assodate e scontate, non vedendo e sottovalutando i paurosi balzi indietro. Onorare queste vittime, soprattutto, significa fare in modo che non ve ne siano altre.
I miei personali auguri di buon 2008, vanno in questa direzione

dibì ha detto...

Sono d'accordo con tutto quanto scrivi. Bisogna smascherare la apparente, decantata neutralità di questo benessere che guarda al profitto come alla nuova divinità a cui talvolta può capitare si sacrifichino delle vite... e quando sono esistenze immolate in Paesi lontani, in cui si è sottopagati per produrre beni che vengono consumati in occidente, o quando si soffre la sete mentre industrie americane produttrici di note bibite gassate usano l'acqua del sottosuolo per i propri scopi, pare la faccenda non sia poi neppure tanto grave; e quando, ogni giorno, qualcuno in Italia perde la vita sul lavoro, ecco che diventa un piccolo numero che insieme con gli altri fa fredda statistica.. la tragedia della Thissenkrupp ha costretto tutti a non chiudere gli occhi, ed è diventata un simbolo. Auguri anche a te, mirco, e grazie per le tue giuste parole.

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e